Febbraio 2015

SITUAZIONE ATTUALE

Dall'inizio del 2013, all'interno dei colloqui di pace in corso all'Avana, la guerriglia ha sollecitato la creazione di un meccanismo volto a chiarire le radici del conflitto armato in Colombia. Dopo molte riunioni, il Governo e le Farc si sono accordati sulla formazione di una Commissione, di appoggio alla negoziazione in corso a Cuba, riguardo la discussione dei temi delle vittime e della giustizia.

Si è, inoltre, definito che la Commissione raccogliesse le differenti visioni sul conflitto senza la pretesa di convertirle in una “storia ufficiale”. A fine mese è stato quindi reso pubblico un documento sul conflitto armato colombiano elaborato da 12 noti intellettuali del Paese, una metà scelti dal Governo, l'altra metà dalle FARC. Il sacerdote gesuita Javier Giraldo Moreno, accompagnante della Comunità di Pace di San Josè di Apartadò, è stato tra i 12 intellettuali interpellati per la stesura della tesi sulla genesi di questa guerra. Sul sito di Operazione Colomba abbiamo riportato un riassunto del documento stilato da padre Javier. Clicca qui per leggere il documento.

 

CONDIVISIONE E LAVORO - VOLONTARI

A febbraio i volontari di Operazione Colomba hanno trascorso molto tempo all'interno dell'Holandita, per i numerosi impegni  dei membri del Consiglio e per l'organizzazione delle Commemorazioni previste a Mulatos e Resbalosa, in vista del decimo anniversario del massacro di Luis Eduardo Guerra, Alfonso Bolivar e le rispettive famiglie avvenuto il 21 febbraio 2005.
Durante il mese i volontari hanno svolto alcuni accompagnamenti in città ai membri del Consiglio, e degli accompagnamenti a La Esperanza, Mulatos e Resbalosa, e alla Union come monitoraggio dell'area.
A Febbraio c'è stato inoltre il ritorno di Monica e Giorgia, dopo il loro mese di pausa in Italia e la partenza di Alessandra che ringraziamo per la sua disponibilità e presenza nella Comunità di Pace.
Il 18 febbraio due volontari di Operazione Colomba hanno accompagnato a Mulatos alcuni membri del Consiglio e di tutta la Comunità di Pace dato che, il giorno seguente, si è svolta nel villaggio l'Assemblea nella quale è stato eletto il nuovo Consiglio e nella quale vengono discussi la strategia e l'organizzazione interna della Comunità. Il 20 febbraio gli accompagnanti internazionali hanno raggiunto, assieme ai membri della Comunità, la località Cantarrana per lavorare nel campo di cacao che era di proprietà di Luis Eduardo Guerra e dove si stava recando a lavorare il giorno in cui è stato brutalmente ucciso, dieci anni fa. Un momento simbolico e significativo per tutti i presenti: ricominciare a lavorare un terreno che, da allora, era rimasto incolto ed isolato ma che finalmente sta riprendendo a vivere e produrre frutti. Lo stesso giorno altri due volontari di Operazione Colomba sono partiti da San Josecito con un gruppo di avvocati e due giornalisti. La sera, nel chiosco, il gruppo di avvocati ha illustrato e spiegato a tutti i presenti la situazione attuale del processo in corso per i fatti avvenuti a Mulatos e Resbalosa il 21 febbraio 2005. Anche noi colombe, con gli altri accompagnanti internazionali, abbiamo potuto partecipare a questo momento; è stato interessante e al momento stesso tristemente difficile ascoltare le parole degli avvocati e rendersi conto della perversa strategia messa in atto dalle forze armate per massacrare otto persone e cercare di dissuadere il resto della Comunità di Pace a non continuare la loro lotta per la terra. Quella stessa notte è giunto nel villaggio anche Padre Javier per celebrare le commemorazioni.
Il 21 febbraio è stato particolarmente inteso dal punto di vista emotivo. La giornata è cominciata con il racconto di quanto avvenuto dieci anni prima e con una messa celebrata da Padre Javier nel monumento alla memoria, costruito nel luogo dove sono stati ritrovati i resti del corpo di Luis Eduardo, della Compagna e del figlio, e nella quale è stato appeso un dipinto di Brigida raffigurante il massacro. Verso le 11.30 gli accompagnati e tutta la Comunità hanno intrapreso il cammino verso La Resbalosa con l'idea di raggiungere il villaggio alle 12.30 (ora in cui sono state assassinate altre 5 persone fra cui due bambini). La commemorazione, però, è stata ritardata a causa della presenza di una truppa militare in una proprietà privata della Comunità di Pace, non lontano dalle fosse in cui erano stati ritrovati i corpi fatti a pezzi delle vittime. Tutti insieme abbiamo raggiunto l'accampamento militare per chiedere ai soldati di abbandonare la zona e rispettare la proprietà privata della Comunità di Pace. Dopo una lunga discussione e varie accuse finalmente la truppa ha abbandonato il terreno ma è stato difficile per la Comunità accettare che, dieci anni dopo, la situazione non è cambiata e, quella stessa brigata che si trovava in quel luogo nel 2005, continui a non considerare e calpestare i diritti ed i principi di chi vuole solo vivere in pace coltivando la terra senza partecipare al conflitto armato colombiano.