SITUAZIONE ATTUALE

All’inizio del mese la cronaca si è interessata ad un caso di vendetta avvenuto a Kurbin. La costruzione di un ponticello su un ruscello che si trovava in una terra contesa da tempo è stata la causa dell'omicidio tra due cugini. L’autore dell’omicidio è stato arrestato pochi giorni dopo e le forze dell'ordine hanno monitorato la situazione per timore che potesse degenerare in un altro omicidio.
E' uscito un articolo sulla stampa inglese dedicato ad alcuni aspetti del fenomeno delle vendette di sangue: la sua dimensione numerica; gli interessi e i bisogni delle famiglie e delle associazioni coinvolte; gli scandali relativi alle procedure di richiesta d’asilo all’estero per i soggetti implicati.

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SITUAZIONE ATTUALE

A marzo alcuni conflitti sorti in diversi luoghi del Paese sono culminati in tentati omicidi. La comunità di Bardhaj (periferia di Scutari) ha pianto la morte di un giovane, che si teme sia stato vittima di omicidio. Speriamo che la vicenda non si trasformi in faida sotto le mentite spoglie del Kanun.

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SITUAZIONE ATTUALE

Nel mese di febbraio si sono registrati 5 omicidi e alcuni ferimenti per futili motivi. Inoltre, atti legati alla vendetta di sangue sono stati registrati a Elbasan e a Fier. Nel primo caso, la faida, iniziata nel 2006, ha causato la morte di 10 persone; mentre nel secondo il conflitto continua dal 2010, attentato dopo attentato. Come superare il fenomeno? L’antropologo Nebi Bardhoshi propone provocatoriamente una riflessione sull’azione dello Stato: “la vendetta deve essere trattata come un reato contro l’autorità dello Stato (…) perché viola il monopolio statale di amministrare la giustizia (…), lo Stato deve convincere i cittadini della sua pratica”.

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SITUAZIONE ATTUALE

La cronaca di gennaio riporta 4 omicidi riconducibili a tre casi di vendetta e ad un caso probabilmente collegato ad una faida precedente. Molte delle speranze di alcune vittime del fenomeno delle “vendette di sangue” sono riposte nella prospettiva di trovare asilo in Europa. Per esempio, sulle colonne del quotidiano Gazeta Shqiptare una madre fa pubblicamente richiesta di asilo in Svezia affinché i suoi figli non si sentano costretti a vendicarsi.

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SITUAZIONE ATTUALE

A dicembre è stata rilevante la dichiarazione dell'Avvocato del popolo in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dell'Uomo, si cita la risoluzione del Parlamento per la creazione del Consiglio di coordinamento contro la gjakmarrje. Dalla cronaca emergono quattro casi presumibilmente riconducibili alle dinamiche della hakmarrje. I siti web di una testata italiana e di una albanese, invece, danno notizia di due vicende legate a casi di gjakmarrje di lunga data mentre l'emittente scutarina Star Plus affronta il tema intervistando i volontari di Operazione Colomba.

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