SITUAZIONE ATTUALE

I mesi estivi sono un periodo in cui le vendette di sangue e gli omicidi aumentano: la siccità è spesso causa di diatribe sulla proprietà e sull’utilizzo di fonti idriche. Anche i campi da irrigare possono diventare teatro di faide. È ciò che è successo in un villaggio vicino a Scutari, dove due vicini hanno discusso animatamente per l’utilizzo di un canale d’acqua, fino a che uno dei due ha colpito mortalmente al petto l’altro con un kalashnikov.

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SITUAZIONE ATTUALE

Il 25 Giugno in Albania si sono tenute le elezioni parlamentari, con un’affluenza al voto generalmente molto bassa. Per le famiglie in vendetta recarsi alle urne può costituire un grave pericolo e, in questo modo, il diritto fondamentale di voto viene minato. Secondo i media albanesi sarebbero circa 700 le persone coinvolte in questioni di vendetta che, nel nord del Paese, rischierebbero la vita se andassero a votare.

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SITUAZIONE ATTUALE

A maggio si è consumato un omicidio di un uomo di 60 anni a Mat (nord Albania). Si sospetta un caso di vendetta: il nipote della vittima infatti sta scontando una condanna in Inghilterra per un omicidio che pare abbia dato origine alla faida. Quattro anni prima, nella stessa città, era stato ucciso anche il fratello del sessantenne.
Inoltre, questo mese sono stati arrestati i presunti colpevoli dell’omicidio di due ragazzi albanesi, avvenuto in Lombardia un anno fa.

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SITUAZIONE ATTUALE

Questo mese a Valona in un locale, un ragazzo di 19 anni ha ucciso con un’arma da fuoco un uomo di 33 anni e ha ferito altre tre persone. Da una serie di indagini si presume che il conflitto sia scoppiato a causa di motivi futili. Il litigio sarebbe iniziato quando il 19enne, in stato di ebrezza, ha detto al cliente, seduto a fianco al suo tavolino, ‘perché mi fissi?’. La polizia non esclude però nemmeno l’ipotesi di vendetta di sangue, legando il conflitto ad un omicidio avvenuto nel 2000.

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SITUAZIONE ATTUALE

Questo mese i media si sono interessati al fenomeno della “vendetta di sangue”, stilando una  statistica che evidenzia il numero dei responsabili di reati legati ad esso dal 2005 al 2015. In questo arco temporale, sarebbero state arrestate 135 persone considerate colpevoli di omicidi legati alla gjakmarrje. La statistica evidenzia la presenza di 7 donne tra i responsabili di questi atti, confermando quanto la pratica odierna della vendetta di sangue si allontani dalla tradizione.

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