COMUNICATO STAMPA 2/3/22

Una delegazione della Comunità Papa Giovanni XXIII è arrivata oggi a Leopoli, in Ucraina. La missione di monitoraggio dei membri dell'associazione di Don Benzi ha come obiettivi la valutazione delle azioni umanitarie più opportune da intraprendere nelle prossime settimane, la creazione di corridoi umanitari per l'evacuazione dei profughi.

Numerosi i mezzi militari in movimento al confine con la Polonia, e un una lunga fila di persone incolonnate in uscita, hanno accompagnato l'arrivo dei volontari.

Leopoli si è rivelata un immenso campo profughi a cielo aperto, una città completamente paralizzata dalla presenza di decine di migliaia di persone arrivate da tutto il Paese. Nella stazione ferroviaria una folla immensa si accalca senza sosta attorno ai vagoni. In tutta la zona sono ormai del tutto esauriti i posti letto negli alberghi e nelle strutture ricettive; è pressoché impossibile trovare luoghi per rifocillarsi e un gran numero di madri, sole con i propri bambini, si trovano a dormire per strada al freddo in condizioni disumane.

Così Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII: «I nostri volontari di Operazione Colomba e i Caschi Bianchi sperimentano da trent’anni la condivisione diretta, promuovendo un’azione nonviolenta, a fianco delle vittime dei conflitti e della violenza strutturale. Chiediamo al Governo Italiano di revocare la decisione di fornire armi all’Ucraina, e di far pressione in Europa perché nessuno Stato invii armi letali al Paese. Come già successo in altri scenari internazionali, armare uno dei combattenti ha delle ripercussioni non prevedibili che portano ad escalation senza ritorno».

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Una storia di solidarietà a sostegno dei più deboli

Dal 2 aprile sulle principali piattaforme di streaming online.


Cosa spinge un ragazzo di 19 anni nato e cresciuto a Taranto a lasciare tutto e dedicarsi anima e corpo ad aiutare gli ultimi nelle zone più a rischio del pianeta?

Distribuito da MINERVA PICTURES, il film documentario La Febbre di Gennaro per la regia di Daniele Cini, racconta la storia di Gennaro Giudetti, giovane tarantino di 29 anni che da dieci anni, prima come volontario poi come operatore umanitario, è impegnato ad aiutare i più svantaggiati in contesti di guerra in tutto il mondo.

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Egregio Presidente,

in occasione della prossima visita in Italia del Presidente della Repubblica di Colombia, Ivan Duque, Le scriviamo a nome di un gruppo di associazioni nazionali e internazionali impegnate nella difesa dei diritti umani e nella promozione della pace, aderenti alla rete In Difesa Di, per i diritti umani e chi li difende. La rete, nata due anni fa, è composta da oltre 30 organizzazioni non-governative attive nel campo della pace, diritti umani, ambiente, cooperazione e solidarietà internazionale.

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Giovedì 3 maggio, la Comunità Papa Giovanni XXIII ha presentato una Proposta di Pace per la Siria presso il Parlamento Europeo a Bruxelles. Una delegazione di volontari della Comunità di don Benzi, insieme ad un rappresentante dei profughi siriani, Sheik Abdo, hanno incontrato un gruppo di europarlamentari tra cui Cécile Kyenge, Silvia Costa, Elly Schlein. Alle eurodeputate è stato chiesto sia di facilitare la diplomazia per la promozione di questa soluzione, sia di monitorare affichè siano garantiti i diritti fondamentali degli attivisti siriani.

«Noi siriani profughi in Libano, non abbiamo altra possibilità di vita che la creazione di una Zona di Sicurezza in Siria - ha affermato Sheik Abdo - perché in Libano non è possibile rimanere, mentre in Europa non è possibile andare».

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Roma 19 dicembre 2017 ore 11:30
Sala caduti di Nassirya presso il Senato della Repubblica

«Gli uomini hanno sempre organizzato la guerra. È arrivata l’ora di organizzare la pace» (Don Oreste Benzi)

Intervengono:

Francesca Puglisi, Senatrice

Giovanni Paolo Ramonda, Presidente Comunità Papa Giovanni XXIII

Gianfranco Cattai, Presidente Focsiv - Volontari nel mondo

don Renato Sacco, coordinatore Pax Christi Italia

Michele Tridente, vicepresidente Azione Cattolica Italiana

Marco Mascia, docente in relazioni internazionali Università di Padova

Nicola Lapenta, responsabile Servizio Civile Comunità Papa Giovanni XXIII

Testimonianza di Beppe Fiorello, attore.
Nei diversi ruoli che ha scelto di interpretare c'è una carica positiva che è in linea col senso della proposta del Ministero della Pace. Ha una sensibilità particolare verso i temi e in diverse interviste ha evidenziato come la pace si costruisca non in grandi proclami, ma con gesti concreti che ognuno di noi può compiere.

La Campagna “Ministero della Pace, una scelta di governo” nasce dall’idea che le istituzioni debbano costruire la pace insieme alle forze della società civile che già da anni si spendono sul campo, in Italia e all’estero, con gli strumenti del dialogo e della nonviolenza. Queste forze hanno bisogno di un riferimento. In un mondo nuovo, globalizzato, interculturale, dove i confini sfumano, c’è bisogno di una nuova visione, di un modello di organizzazione istituzionale innovativo.