SITUAZIONE ATTUALE

Purtroppo il mese di ottobre ha visto numerosi casi di violenza che hanno portato al ferimento e, in qualche caso, anche alla morte di alcune persone. Un ex-capovillaggio della zona di Burrel ha sparato ad altri uomini dopo una lite in un bar, uccidendo due operai comunali e un terzo uomo presente nel locale. La famiglia del colpevole ha dichiarato di provare grande vergogna per questo gesto e si è allontanata dal villaggio per timore di subire vendetta.
A fine mese, nella periferia di Tirana, un uomo ha provato a vendicare l’omicidio dei suoi due fratelli, avvenuto nel 2014. Secondo la polizia, il reo ha colpito il fratello dell’assassino dei suoi fratelli e ora è latitante. Questo atto di giustizia privata si è, quindi, consumato su un innocente ed è stato compiuto nonostante l’assassino fosse stato condannato all’ergastolo per il duplice omicidio del 2014.

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SITUAZIONE ATTUALE

Settembre si è aperto con una notizia tragica: un quindicenne ha accoltellato e ucciso un ragazzino di un anno più piccolo, a causa di una lite nata durante una partita di calcio.
I giornali hanno poi riportato che il padre del giovane omicida ha spinto il figlio a questo gesto, dicendogli: “Se non lo fai, non sei un uomo!”.
Inoltre, il 6 settembre un uomo è stato ucciso per vendetta. La vittima aveva ferito nel 2012 un altro individuo e l’omicidio è stato compiuto come forma di ritorsione per il danno precedentemente causato. Peraltro, la vittima era appena tornata dall’estero, dove aveva cercato asilo in quanto temeva di subire la vendetta, ma si era visto rifiutare la richiesta.

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SITUAZIONE ATTUALE

Nel mese di agosto sulla stampa albanese sono stati riportati numerosi conflitti, alcuni di essi sfociati purtroppo in omicidio. Il 10 agosto un uomo è stato ucciso a Scutari per motivi poco chiari e presumibilmente riconducibili, secondo la polizia, a un caso di vendetta di sangue che aveva già precedentemente causato la morte di quattro persone. Il 14 agosto, inoltre, è stato arrestato un latitante di 39 anni che, nel 1999, aveva ucciso due persone per vendetta.

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SITUAZIONE ATTUALE

A fine mese, a Tirana, un’esplosione ha danneggiato la casa di un uomo, fortunatamente senza ferire nessuno. L’uomo ha affermato che l’attacco è stato una forma di ritorsione per un omicidio commesso dal figlio nel 2015. Da quel giorno, questa famiglia ha subito quattro attacchi col tritolo, oltre ad un tentativo di omicidio, compiuto nei confronti del ragazzo in carcere. Il clan ha dichiarato che, se non ci sarà l’intervento della giustizia statale, si farà giustizia da solo. Inoltre, a fine mese, qualcuno ha sparato in direzione della casa di un uomo nel villaggio di Fierza, tra le montagne di Tropoja. Sui giornali si sospetta che l’episodio sia il frutto di un’escalation di violenza tra l’aggressore e un’autista di furgoni della zona. Il ciclo di violenza sarebbe iniziato con alcuni proiettili sparati contro il furgone, e proseguito con minacce armate da parte del figlio dell’autista.
Situazioni simili spesso degenerano in casi di vendetta di sangue.

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SITUAZIONE ATTUALE

Il mese di giugno è stato segnato da due eventi riconducibili alla vendetta di sangue.
All’inizio del mese è stato arrestato un uomo accusato di aver compiuto un attentato con il tritolo a danno di un concittadino, nel luglio scorso. Dalle indagini è emerso che voleva vendicarsi per un attentato subito nel 1997, in cui era rimasto ferito, e che aveva causato la morte di altri due uomini. Verso la metà del mese di giugno un uomo è stato ucciso a Scutari, nei pressi della sua autofficina. Si sospetta che l’omicidio sia stato organizzato su commissione e che le cause risalgano a un conflitto precedente nel quale sono coinvolti alcuni membri del clan familiare della vittima.

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