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Al grido “Io sono German Graciano, io sono Comunità di Pace” (1) 140 persone tra donne, uomini, giovani, anziani, bambini e bambine hanno percorso lo scorso 6 dicembre quasi 10 chilometri tra le vie della città di Apartadò.
Il sole cocente, il calore e l’umidità asfissiante dell’asfalto avvolgevano i loro volti, i loro corpi, le loro magliette madide di sudore, ma mai hanno scalfito la loro anima, il loro coraggio, la loro sfida all’ingiustizia.
Come espresso da diverse Associazioni e agenzie per i Diritti Umani (2, 3, 4) la Comunità di Pace ha subito in queste ultime settimane un ulteriore grave attacco da parte di chi, l’esercito, dovrebbe difenderli.
La Comunità infatti utilizza la denuncia pubblica come forma di difesa per far conoscere al mondo ciò che sta realmente accadendo in Colombia.