
Sei stato parte integrante della nostra quotidianità.
Quasi sempre la prima persona ad entrare nella nostra casa la mattina.
Quasi sempre l’ultima persona a lasciarla dopo le serate passate a giocare a domino.
E le tue innumerevoli visite durante il corso della giornata.
Ti vedevamo arrivare con il tuo passo incerto… quante volte ho pensato: “speriamo non cada”.
Quante volte ho cercato di convincerti ad utilizzare un bastone, ma niente, la tua testardaggine vinceva sempre.
Ed in effetti non ti ho mai visto inciampare o cadere.
Conoscevi a memoria ogni singolo sassolino del cammino tra la tua e la nostra casa.
O meglio, tra le tue case.
Perché questa casa, casa di approdo di tantissimi volontari, visitanti, amici, è stata anche casa tua.
Eri l’unica persona ad avere una copia delle chiavi.