GIORNO 14

Ciao a tutti,
vi scrivo oggi da convalescente, dopo un giorno di gastroenterite passata direi ormai con successo... Dall'ultima volta che vi ho scritto ci ha raggiunto Marcello e ci siamo stabiliti a nord di Tripoli, riuscendo a passare la zona degli scontri. Abbiamo fatto la strada più diretta, sfruttando una breve cessazione delle ostilità: praticamente siamo stati i primi e il tassista per sicurezza faceva circa i 150.

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GIORNO 9


Ciao a tutti,
Ieri siamo tornati al solito campo di Bebnine. Tra le altre storie vi racconto quello che ci hanno detto A. e K. . Ahmed è un ragazzo di 22 anni, sposato, con un figlia di due anni. Non è di quel campo, ma si è sistemato in una casa in costruzione, come molti altri (molti altri ancora li vediamo invece abitare nei garage).

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GIORNO 6


Ciao a tutti,
Oggi per la prima volta siamo stati in un campo profughi siriano. Ma voglio partire da ieri, dal nostro arrivo a Tripoli. Appena scesi dal bus, una signora si avvicina. Ci chiede, in italiano, se abbiamo bisogno di aiuto, e si offre di accompagnarci dove dobbiamo andare. E' libanese ma ha studiato in Italia.

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GIORNO 3

Ciao a tutti,

qui si continua a girare e incontrare persone. Beirut mi sembra una città faticosa, araba ma ammiccante all'occidente, irrimediabilmente ferita col suo centro completamente ricostruito che i libanesi non riconoscono più, un grande cantiere per investitori stranieri più o meno onesti.

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GIORNO 1


Ciao a tutti,
Siamo a Beirut. Il viaggio è andato bene. Ci ha accolto la festa dell'indipendenza, o della polizia, non si è ben capito... in realtà all'inizio abbiamo trovato solo strade deserte e chiuse dall'esercito per il passaggio di esponenti del Governo.

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