Situazione attuale

Nel mese di febbraio il Cile è stato attraversato da una grande siccità e incendi continui, in particolare nella parte centro meridionale del Paese. Negli ultimi anni sono diminuite le precipitazioni e le temperature si sono elevate. Questo ha portato il Paese ad avere oggi problemi di acqua potabile; ciò non ha origine solamente nel cambiamento climatico, ma dipende anche dall’aumento della domanda di acqua proveniente da settori produttivi quali agricoltura, industria mineraria e silvicoltura. A questo si aggiunge anche il diritto dei privati di sfruttare l’acqua (stabilito dalla Costituzione del 1980).
Nel mese di febbraio in Cile ci sono stati più di cento incendi, molti dei quali dolosi. La temperatura alta e i forti venti hanno fatto sì che il contenimento dei focolai fosse estremamente difficile e, in alcune zone, è stato indetto il coprifuoco per ragioni di sicurezza. Nelle regioni dell’Araucania, del Bío Bío, de Los Lagos e del Ñuble si sono contati più di 300 mila ettari di bosco bruciato, e questo ha inevitabilmente portato ad un elevato numero di morti (circa 30 persone hanno perso la vita nell’intento di salvare il proprio terreno) e di feriti (più di 2.000), soprattutto nel centro del Paese.
Prosegue lo stato di eccezione e nonostante questo proseguono anche i sabotaggi di gruppi Mapuche ai danni delle grandi imprese, specialmente forestali.

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Situazione attuale

Anche a gennaio lo stato di eccezione nelle provincie di Arauco, Malleco e BioBio è stato rinnovato. Nonostante il controllo delle Autorità governative, i processi di rivendicazione territoriale continuano ad animarsi. Durante questo mese a Valdivia si è concluso il processo per la morte di Emilia Bau (Emilia Milén H. Obrecht) attivista trans e attivista mapuche, assassinata il 16 febbraio 2021 all'età di 25 anni con un colpo in testa nei pressi del Lago Riñiwe a Panguipulli, mentre presenziava in un recupero territoriale nella periferia del condominio Riñimapu. Il processo si è concluso con l’assoluzione della maggior parte degli imputati e con la condanna del solo autore materiale.

 

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A gennaio sono arrivate nuove forze per il progetto. Il nuovo gruppo in pochi giorni ha già seguito con interesse il caso di alcuni prigionieri mapuche, detenuti nelle carceri di Concepcion, Temuco e Valdivia. I prigionieri hanno portato avanti per 40 giorni uno sciopero della fame che aveva come scopo primario il trasferimento di 5 prigionieri da Valdivia a Temuco e di richiedere una forma di detenzione più rispettosa della cultura e tradizione mapuche. Lo sciopero si è concluso con il trasferimento di 3 dei 5 prigionieri da Valdivia a Temuco. Le famiglie dei detenuti di Concepcion denunciano una punizione, inflitta dalle autorità carcerarie, che per circa venti giorni è andata a ridurre gli orari di visita.

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Situazione attuale

Continua lo stato di eccezione nelle provincie di Arauco e BioBio, Nonostante il controllo costante sono molti i processi di rivendicazione territoriale che si aprono o proseguono, molti anche gli episodi di sabotaggio alle imprese forestali e in alcuni casi anche i tentavi di sgombero di comunità Mapuche che hanno avviato processi di rivendicazione territoriale.

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Situazione attuale

Anche a novembre sono stati molti gli atti di sabotaggio, alcuni anche contro la visita del Presidente cileno Boric in Araucania. Nonostante i proclami da una e dall’altra parte speriamo che, anche se continua lo stato di eccezione nelle provincie di Arauco e BioBio, si siano tenuti dialoghi sotterranei.
A novembre
sono state realizzate numerose iniziative per ricordare Camilo Catrillanca, ucciso (colpito alle spalle) da un Carabineros, il 14 novembre del 2018.

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Situazione attuale

Il mese di ottobre si apre con una forte repressione nei confronti di una comunità Mapuche da parte dello Stato argentino. Il 4 ottobre, infatti, il Lof Lafken Winkul Mapu, della zona di Villa Mascardi, a sud di San Carlos de Bariloche, ha visto entrare nel suo territorio più di 250 militari arrivati per sgomberare la zona, appartenente a un grande impresario. Chiaramente la comunità rivendica il territorio come proprio e appartenente alle terre ancestrali usurpate durante la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento. Le forze di polizia si sono avvalse anche di cingolati ed elicotteri e molte persone, tra cui minori, sono scappate nel bosco e sono rimaste disperse per qualche giorno. Sono state arrestate 8 donne, tra cui anche la Machi Betiana Colhuan e due donne con figli piccoli. Una di loro ha partorito qualche giorno dopo, in stato di arresto. Le accuse sarebbero quelle di occupazione illegale di proprietà privata e di incendio doloso a un posto di blocco della Gendarmeria.
Attualmente 3 di loro si trovano nel carcere di Bariloche, altre 4 sono agli arresti domiciliari e una è stata rilasciata perché non ha partecipato all'incendio doloso. Due di loro sono in sciopero della fame da 21 giorni. L'intento è quello di richiedere la smilitarizzazione del territorio e la fine delle persecuzioni ingiustificate nei confronti del popolo Mapuche.
Il 12 ottobre, il 530 anniversario dell’inizio della conquista dell’America, è stato, come tutti gli anni, per le comunità Mapuche l’occasione per ricordare una data nefasta e per rivendicare i loro diritti sulla terra. Molti sono stati i momenti in cui le comunità hanno manifestato.
Il 18 ottobre è stato il terzo anniversario dell'inizio dell’ Estallido social, in tutto il Paese si sono svolte manifestazioni contro il carovita e la corruzione. A Valdivia circa 200 manifestanti hanno occupato il ponte Pedro de valdivia ma sono state allontanate dalla COP (Control de Orden Publico).

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