SITUAZIONE ATTUALE

Il  mese di settembre si apre con l'occupazione israeliana che spinge con violenza nell'area di Gerusalemme Est: il 5 settembre, nel quartiere di Sheikh Jarrah, una famiglia di otto rifugiati palestinesi, tra cui un minore e un anziano invalido viene forzatamente sfollata dalla propria casa dalle forze israeliane. Subito dopo la casa viene occupata da coloni ebrei che si appellano ad una legge israeliana che prevede la restituzione delle case alle famiglie ebree che abitavano lì prima della guerra del 1948. Questa legge è fortemente discriminatoria, perché non prevede lo stesso diritto per le famiglie palestinesi. Dal punto di vista politico alcune dichiarazioni di uno dei principali leader della striscia di Gaza, Ismail Haniyeh, hanno comportato un significativo avvicinamento tra il partito di quest'ultimo, Hamas, e il Presidente dell'Autorità Palestinese Abbas.

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SITUAZIONE ATTUALE

Nel mese di agosto il livello di tensione generato dall’uccisione di due poliziotti da parte di due civili arabo israeliani il 14 luglio, e dalle conseguenti misure adottate da Israele sulla Spianata delle Moschee, si è leggermente ridimensionato, nonostante la continuazione di arresti preventivi e demolizioni punitive.

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SITUAZIONE ATTUALE

Durante il mese di Luglio si è particolarmente riaccesa la tensione in quel lembo di terra conteso tra Palestina e Israele.  
Il 14 luglio due civili arabo israeliani hanno compiuto un attentato a Gerusalemme, uccidendo due poliziotti.
Conseguentemente lo Stato di Israele ha inasprito i controlli agli accessi alla Spianta delle Moschee, installando metal detector agli ingressi. La motivazione, oramai ampiamente usata dallo Stato israeliano, è il rafforzamento della sicurezza dell'area.

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SITUAZIONE ATTUALE

L'occupazione israeliana non dorme mai, nemmeno durante il mese di Ramadan. Giugno, infatti, ha visto il susseguirsi di sfide che hanno messo a dura prova la tenacia dei palestinesi, che seppur a stomaco vuoto, hanno continuato a mantenere forte il legame con la propria terra. I volontari di Operazione Colomba hanno supportato le azioni nonviolente dei Palestinesi e risposto alle emergenze che si sono verificate nelle colline a sud di Hebron.

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SITUAZIONE ATTUALE

A maggio, il contesto generale dell'occupazione e dei suoi effetti sulla popolazione palestinese non è certo migliorato: l'evento più significativo è stato lo sciopero della fame dei prigionieri politici palestinesi, promosso da Marwan Barghouti, (condannato a cinque ergastoli), per chiedere condizioni di detenzione meno disumane, in particolare la possibilità di ricevere le visite dai parenti, non solo una volta al mese, e la possibilità di studiare. Sono stati 1500 i palestinesi incarcerati nelle prigioni israeliane ad aderire alla protesta per ben 40 giorni.

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