Situazione attuale

Siria

Il regime sta consolidando sempre più i contatti e gli incontri diplomatici con i Paesi confinanti e con gli interlocutori della regione, sotto l’egida della Russia.
Dopo la chiusura del confine presso Bab al-Hawa nel Nord Ovest della Siria, varco attraverso cui era concesso l’ingresso degli aiuti umanitari dalla Turchia, è arrivato, in seno al Consiglio di Sicurezza ONU, l’accordo per la riapertura di sei mesi del valico, che garantisce la sopravvivenza di 4 milioni di persone che vivono nelle zone controllate dall’opposizione.

Libano

Sul versante migranti, la rotta mediterranea orientale è in piena attività e gli Stati dell’area coinvolta si sono attivati in una operazione di addestramento congiunto: il fine è l’impedimento delle partenze e il ritorno forzato di chi parte illegalmente per mare.
Preoccupano le conseguenze che queste operazioni possono portare, in particolare per gli arresti, le detenzioni e l’alta probabilità di andare incontro a torture.
Il numero delle partenze per mare dal Libano molto probabilmente eccederà quello dello stesso periodo di riferimento del 2022, con 51 partenze che hanno trasportato più di 4000 persone. Numeri che risultano raddoppiati rispetto al 2021.
Un esempio di ritorno, come prassi ormai consolidata, è rappresentata dal caso del 30 Luglio, quando Cipro, che considera il Libano un “Paese sicuro”, ha rimandato nel Paese dei cedri più di 70 persone, tra cui 11 bambini e 9 donne, dopo averle intercettate in mare.

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Situazione attuale

Siria

Il 14 e 15 giugno si è svolta a Bruxelles la settima conferenza a sostegno del futuro della Siria e della regione. Secondo il Commissario Europeo alle Emergenze, Janez Lenarcic, sono stati raccolti 9,6 miliardi di euro sotto forma di sovvenzioni e prestiti.
Negli stessi giorni della conferenza, nelle regioni di Tal Rifaat e Manbij (nord Siria), l’esercito turco ha ucciso 41 miliziani delle forze curde siriane Ypg, ritenute da Ankara un’organizzazione terroristica.  Il 25 giugno, il bombardamento da parte di aerei russi sulla regione di Idlib, ha causato nove morti e dozzine di feriti tra la popolazione civile.

Libano

I volontari hanno continuato a monitorare la situazione dei profughi siriani, in rete con le altre associazioni presenti sul territorio. Purtroppo, le notizie sono sempre negative: le limitazioni sulle vite delle persone siriane sono costanti e pratiche come il coprifuoco sono ancora imposte. La situazione di sicurezza non è migliorata, le persone sono ancora terrorizzate dal rischio concreto di essere deportate in Siria e, di conseguenza, si è verificato un incremento delle pericolose partenze via mare, delle quali si registrano 8 viaggi nel mese di maggio.
Nello stesso mese, poi, sono stati segnalati abusi sessuali a danno di minori lavoratori dei campi agricoli, soprattutto nella zona dell’Akkar, e forti discriminazioni subite a scuola dai bambini siriani.
Nemmeno l’impasse politico del Paese accenna a migliorare. La seduta Parlamentare dedicata all’elezione del Presidente della Repubblica, infatti, si è chiusa ancora una volta con un nulla di fatto.

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Situazione attuale

Siria

L'onda lunga dell'inesorabile processo di normalizzazione delle relazioni diplomatiche con il regime di Assad nella regione, passa per la riammissione della Siria alla Lega Araba dopo più di un decennio.

Libano

Continuano le restrizioni a danno dei siriani. È del 2 maggio la decisione della GSO che impone la registrazione dei siriani presso le rispettive municipalità (misura che risulta ancora più contraddittoria se si tiene conto che la popolazione libanese non beneficia di un censimento dal lontano 1932). A ciò si aggiunge lo scoraggiamento ad assumere nei posti di lavoro e ad affittare o vendere appartamenti ai siriani, a meno che non risultino registrati e legalmente residenti in Libano.

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari

Maggio al campo prosegue sulla falsariga del mese precedente, per cui alle notizie di deportazioni (ormai sempre più localizzate), seguono limitazioni alla vita personale dei profughi siriani. I volontari si sono divisi spesso in due gruppi, così da mantenere una presenza stabile al campo e contemporaneamente raccogliere informazioni nei luoghi più colpiti dalle deportazioni.
Le richieste di accompagnamento giustificate dalla paura dei posti di blocco scemano col trascorrere del mese. Tra questi, però, ne vanno segnalati alcuni presso ambasciate nazionali, finalizzati ad usufruire dei Corridoi Umanitari.

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Situazione attuale

Siria

Continuano indistintamente i crimini e le torture dei soldati Turchi al confine con la Siria. Dall’inizio del 2023 sono state accertate 11 vittime e 20 feriti. Un gruppo di otto persone, una volta passato il confine, è stato intercettato e torturato, causando la morte di un uomo e di un ragazzo. Cinque ore dopo, venivano riportati sommariamente in Siria insieme ai corpi delle due vittime.
Non sempre si tratta di tentativi di passare il confine, come nel caso di un uomo che è stato assassinato mentre lavorava nei campi.
L’inesorabile processo di normalizzazione delle relazioni diplomatiche del governo siriano con i principali interlocutori del Golfo continua senza remore. In questo ha influito la mancata opposizione a queste dinamiche degli attori che si dicono promotori dei diritti umani, come ad esempio gli Stati Uniti.

Libano

Nel vacuum istituzionale, i siriani che vivono nei campi profughi ci raccontano che le forze di sicurezza si stanno rendendo protagoniste di intimidazioni, abusi e violenze, colpendo diverse parti sociali che formano la composita popolazione del Libano.
I rifugiati siriani sono terrorizzati dai rastrellamenti e deportazioni in Siria che vedono coinvolte centinaia di persone. Durante il mese di aprile sono state più di 450 le deportazioni accertate. Le zone maggiormente interessate da queste operazioni sono la Valle della Bekaa, Aley, la costa a Nord di Beirut (Jounieh, Biblos e Batroun) e l’Akkar. Oltre alla pericolosità per le vite umane dei siriani, diversi sono i casi in cui non si ha più notizie delle persone.
La libertà di espressione è sotto attacco su più versanti. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati ha emendato il suo regolamento prevedendo la richiesta di un permesso obbligatorio per qualsiasi avvocato che voglia partecipare a seminari, conferenze, discussioni, interviste e dichiarazioni alla stampa. Inoltre sono stati disposti provvedimenti disciplinari nei confronti di coloro che hanno mosso pubblicamente critiche, rischiando l’espulsione dall’Ordine e quindi l’impossibilità di esercitare la professione. Questa ulteriore limitazione si aggiunge alla spesso difficile attività legale che, specialmente quando si occupa di diritti e abusi, è sottoposta a pressioni, ostacoli e aggressioni personali.
Anche la stampa sta subendo diverse intimidazioni come nel caso di giornalisti che si occupano di temi sensibili. Sono in molti a raccontare la propria preoccupazione per la libertà di espressione e l’interesse pubblico.

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Situazione attuale

Siria

A inizio mese la World Bank ha dichiarato che il terremoto ha causato in Siria oltre 5.1 miliardi di dollari di danni fisici diretti.
Inoltre, intorno al 17 marzo, forti alluvioni hanno colpito alcune zone nel nord-ovest della Siria, creando ancora più danni oltre a quelli causati dal terremoto, e danneggiando le tende dei recenti sfollati e delle persone che vivevano in tenda già da anni.
Le difficoltà di accesso agli aiuti nelle aree del nord della Siria sono proseguite anche a marzo: l’8 marzo un numeroso convoglio di aiuti della Mezzaluna Rossa Siriana è rimasto bloccato per due giorni al confine con Saraqib, provincia di Idlib, prima di ricevere il permesso di ingresso da parte di tutte le parti politiche coinvolte.
A livello internazionale, con il terremoto si osserva una generale tendenza da parte di alcuni Paesi arabi a mostrare un interesse nel riallacciare e normalizzare i rapporti con il governo siriano. Su questa scia anche la Russia ha chiesto un incontro con rappresentanti di Siria, Turchia e Iran ma le autorità siriane hanno domandato l’uscita delle forze turche dal territorio siriano nel nord del Paese prima di sedersi al tavolo di dialogo con il governo turco. Dopo alcuni giorni la Russia ha dichiarato che questo meeting tra i vice ministri esteri dei quattro Paesi avverrà a inizio di aprile, con tutte le parti che si sono dichiarate d’accordo.
Contemporaneamente si sono registrati due attacchi delle forze israeliane sull’aeroporto di Aleppo, uno dei centri nevralgici delle distribuzioni di aiuti da dopo il terremoto, e un altro attacco aereo in un quartiere di Damasco storicamente non bersaglio bellico.

Libano

Il 6 marzo un gruppo di 38 Paesi, che vede come capofila l’Australia, ha rilasciato una dichiarazione congiunta allo UN Human Rights Council (HRC) chiedendo che sia fatta luce sull’esplosione nel porto di Beirut dell’agosto 2020, facendo presente al governo libanese la necessità di un’indagine indipendente e credibile.
Per il Libano, marzo è stato un mese di crisi nera dal punto di vista economico.
La BCL ha tentato alcune manovre finanziare per far riacquistare alla lira parte del suo originario valore pre-inflazione, insieme al tentativo anche di aggiornare gli stipendi dal 15% al 50% del valore di cambio effettivo della lira sul mercato reale. Queste manovre sembrano però misure palliative atte a rallentare di poco un deprezzamento che è in continua corsa: il Paese è stato definito come "il più colpito al mondo" dall'inflazione alimentare nel 2022.
La lira ha raggiunto i 140.000 LBP su 1$, con un declino del 35% ulteriore in un solo mese. 

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