SITUAZIONE ATTUALE

LIBANO - SIRIA
Le elezioni di fine maggio hanno avuto conseguenze importanti su tutti i profughi, che speravano in elezioni (minimamente) credibili.
I volontari di Operazione Colomba durante il mese di giugno hanno conosciuto diverse persone appena scappate dalla Siria (da dove ancora si fugge), che hanno raccontato di essere state obbligate a votare.
A fine mese la città di Daraa è stata posta sotto assedio a causa del rifiuto di molti abitanti di recarsi alle urne. Inoltre, la situazione economica è disastrosa in tutto il Paese e i civili hanno molta difficoltà a reperire i beni primari.
A nord, nelle zone sotto il controllo delle milizie, la situazione non è migliore né dal punto di vista economico né da quello della sicurezza delle persone, parenti di chi vive la' ci raccontano di arruolamenti forzati e di bombardamenti da parte del governo di Damasco.

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SITUAZIONE ATTUALE

SIRIA
Sono due le notizie “nuove” che hanno caratterizzato il mese di maggio in Libano: la guerra tra Israele e Hamas, con riflessi anche nel sud del Libano, e le elezioni in Siria.
Nel mentre la crisi economica, che potrebbe essere classificata tra le peggiori tre registrate a livello internazionale dalla metà del diciannovesimo secolo (con perdita di capacità di acquisto del denaro del 80% rispetto ad un anno fa) continua ad imperversare in maniera drammatica, e Beirut continua ad assistere ad uno stallo sul versante politico: nessun governo né cambiamenti in vista.
Il Lebanon economic monitor (LEM), legato alla Banca Mondiale, nel suo ultimo rapporto relativo alla primavera 2021, riferisce che il PIL del Libano è passato da circa 55 miliardi di dollari nel 2018 a quasi 33 miliardi nel 2020, il che corrisponde a un calo di quasi il 40%. Il Paese assiste a una “disastrosa inerzia politica” dal mese di ottobre 2019, che ha contribuito a provocare la peggiore crisi economica e finanziaria registrata dalla guerra civile del 1975-1990.

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SITUAZIONE ATTUALE

SIRIA
In Siria a inizio mese le scuole hanno chiuso per un picco di contagi rilevato principalmente nella regione di Damasco.
Mentre a metà aprile le prime 200.000 dosi di vaccino, tramite il sistema COVAX, sono arrivate in diverse zone della Siria anche se si sta esaurendo la capacità di fare test di controllo della diffusione del Covid-19, soprattutto nel nord-est.
Le ricerche dell’ONG Save the Children riportano che sono sempre di più i suicidi, anche infantili, di sfollati siriani nel nord-ovest della Siria, presi dalla disperazione e dalla mancanza di prospettive.
I principali scontri avvenuti nel corso del mese sono stati nei pressi di Qamishli, nel nord della Siria, tra la polizia militare russa e le SDF curde che controllano la zona.
C’è un particolare fermento tra i siriani con cui vivono i volontari di Operazione Colomba perché il 26 maggio si terranno le elezioni presidenziali in Siria.

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SITUAZIONE ATTUALE

SIRIA
A marzo è ricorso il decimo anniversario dall’inizio delle manifestazioni in Siria e di ciò che successivamente è diventato un epocale massacro di vite umane. Nonostante questo, il 15 marzo migliaia di persone sono scese nelle strade della città di Idlib cantando gli stessi slogan di 10 anni fa. La guerra è ancora in corso, e a metà mese si sono verificati per mano russa e del governo siriano una serie di bombardamenti nell’area di Aleppo ovest e di Idlib, causando la morte di civili all’interno di un ospedale, colpendo i trasporti di aiuti umanitari e una centrale di energia.
Apparentemente è in aumento il numero di casi di Covid-19 in Siria, e lo stesso Presidente siriano è stato contagiato e si è rimesso verso la fine del mese.
A fine mese sulla scena internazionale sono avvenuti due momenti importanti. Il primo è stato la Conferenza Europea dei donatori per la Siria e i rifugiati siriani, che ha avuto luogo il 29 e 30 marzo e che come risultato ha raccolto 6 miliardi di dollari, circa la metà della cifra a cui puntava. Nel quadro della conferenza, Guterres, Segretario Generale dell’ONU, ha dichiarato: “Nove su 10 siriani vivono oggi in povertà, con il 60% della popolazione a rischio di soffrire la fame quest’anno - il numero più alto nella storia del conflitto siriano”.

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SITUAZIONE ATTUALE

SIRIA
Continuano i combattimenti in Siria, malgrado il cessate il fuoco promosso da Russia, Turchia ed Iran; gli stessi Stati che si troveranno per un nuovo round di negoziati a Sochi a breve. Si tratta di una nuova tappa del cosiddetto processo di Astana, iniziato nel 2016 con l’obiettivo di pacificare il Paese, in guerra dal 2011.
Secondo le Nazioni Unite, inoltre, rimangono attivi circa 10 mila combattenti nella zona tra Iraq e Siria, dove sono detenuti altri 11 mila miliziani, la metà dei quali provenienti da Paesi stranieri.
Uno degli ultimi attacchi attribuito ai jihadisti risale all’8 febbraio scorso, quando un gruppo di miliziani ha ucciso 26 soldati delle forze governative. Si sono registrati giorni con più di 30 attacchi con esplosivi del gruppo jihadista Jabhat al-Nusra contro Idlib ed Aleppo.
Dal punto di vista umanitario, secondo valutazioni recenti, 6,2 milioni di bambini in Siria rischiano di rimanere senza cibo, con un aumento del 35% in soli quattro mesi. La denuncia viene da Save the Children, che in una nota si dice “profondamente preoccupata per il forte aumento della fame nel Paese”.

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