
Sono tornata in Libano dopo un anno di assenza.
In Italia lavoro come educatrice nel settore adolescenti. Abbiamo appena elaborato un importante documento sull'adolescenza nella mia città dove si parla delle sfide che questa età porta con sé, riguardo al corpo, all'autonomia, all'identità... mi fa strano trovami adesso qui, di fronte a molti 15, 16 e 17enni, e nessun adolescente.
Qui c'è un salto. Qui come in molti altri “altrove”, l'adolescenza non esiste, si salta di netto da un'età in cui si è bambini, a quella in cui si è considerati adulti.
Soprattutto le ragazze.
S. aveva 8 anni quando l'ho conosciuta. Ora ne ha 16. Ha già un matrimonio fallito alle spalle, e una macchia nella fedina "sociale".
È sempre bellissima come la mamma, ma chiusa in casa e mi pare apatica e triste rispetto a un tempo.
Lei la sua sfida per l'autonomia e la scoperta del corpo l'ha potuta sperimentare solo così, sposando il ragazzo che le piaceva, o credeva che le piacesse, o l'unico che ha incontrato... Che poi l'ha chiusa in casa con la suocera. Incapace pure lui di fare il compagno essendo solo un ragazzino.