Situazione attuale
Lo scorso fine ottobre ha avuto molta eco, anche a livello internazionale, la cattura del capo del Clan del Golfo, gruppo neo-paramilitare altresì conosciuto come AGC, Autodefensas Gaetanista de Colombia. Le ripercussioni di tale cattura si sono riversate immediatamente sulla popolazione civile dell’Urabà Antioqueño e del Bajo Cauca dove il Clan opera in maniera massiva. Attraverso dei messaggi audio e dei volantini distribuiti in varie città, gli uomini delle AGC hanno annunciato che saranno perpetrati attentati contro la popolazione civile e la forza pubblica. Fortunatamente, al momento, non ci sono stati attacchi diretti di massa ai civili, ma purtroppo gli omicidi selettivi sono continuati, come accaduto lo scorso 5 novembre nella regione del Putumayo dove tre persone sono state uccise in una zona contesa da diversi gruppi illegali. Come riportato anche dal quotidiano italiano La Repubblica: “[...]la Colombia si conferma come il Paese più pericoloso per chi difende l’equilibrio della natura […]” con 4 morti a settimana, 32 già quest’anno, secondo i dati riportati da Global Witness.