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Abbiamo visto un uomo chinarsi su se stesso, arrotolato sul suo stesso dolore, su ciò che si è dovuto portare via insieme al suo corpo e al suo spirito dalla Siria e dai 7 anni in carcere che per il solo culto di dea Violenza e dio Potere ha dovuto scontare.
È qui in Libano da appena una settimana, fuori da una cella “di sicurezza” da circa 20 giorni.
La suocera dice che un essere umano così dolce lei non l’ha mai conosciuto, lui le dà un bacio sulla testa, nascondendo poi subito lo sguardo.
All’inizio parla a malapena, ma risponde ai nostri sorrisi con un bel sorriso, nonostante noi siamo degli sconosciuti e che gli manchi pure qualche dente.